Aiutare i genitori per un figlio può essere naturale, ma gli altri fratelli devono risarcirlo? Ecco cosa dice la legge.
In una famiglia è più che naturale che possano capitare momenti difficili sul piano economico, come quando ad esempio qualcuno si ritrova a perdere il lavoro in modo inaspettato. In questi casi lo sconcerto può essere naturale, soprattutto perché non si sa bene quando si riuscirà a trovarne un altro, ma è proprio in questi momenti che è importante sorreggersi l’un l’altro e aiutarsi a vicenda.
Situazioni simili possono verificarsi anche quando i figli sono ormai fuori di casa e ci si rende conto che è necessario aiutare i genitori, che troppo spesso hanno pensioni che impediscono loro di vivere in maniera dignitosa. Non è detto però che tutti siano disposti a farlo, anche se i figli sono più di uno.
Aiuto economico per i genitori: gli obblighi di legge per i figli
Quando i genitori sono in difficoltà è naturale che i figli intervengano per aiutarli. Ad esempio quando la pensione non basta e magari ci sono da pagare le spese per un’eventuale casa di riposo o una badante.
Non è raro che ad intervenire sia solo un figlio. E in questo caso può richiedere un risarcimento agli altri fratelli? Appellarsi alla legge in questi casi è indispensabile. Il Codice Civile ritiene che esista un obbligo vero e proprio da parte dei figli solo quando uno dei due coniugi non può provvedere all’altro a causa di una condizione economica che lo impedisce o quando uno dei coniugi è rimasto solo.
Chi tra i figli vuol prendersi carico della situazione può farlo, ma solo per la propria parte. Gli alimenti, infatti, gravano sulla base delle condizioni di ogni componente della famiglia. Quindi è possibile citare in giudizio in Tribunale chi non si è mai interessato al problema, o lo ha fatto solo in parte.
Non è però possibile chiedere a un fratello un indennizzo per i soldi spesi per aiutare i genitori. L’unico che può farlo legittimamente è il titolare, ovvero chi è in stato di bisogno. Uno dei due genitori potrebbe quindi risolvere la diatriba agendo personalmente, anche se c’è il rischio concreto che questo possa aumentare i dissidi tra fratelli, dando l’impressione di voler tutelare un erede a discapito di un altro.