Netflix mette in campo una nuova serie che raccoglie il testimone delle varie serie di supereroi che si trovano nelle varie piattaforme.
Negli ultimi vent’anni, Disney ha sapientemente tessuto un universo cinematografico basato sui supereroi che ha rivoluzionato il modo in cui percepiamo questi personaggi di fantasia. Da Iron Man a Thor, passando per gli Avengers, i supereroi sono diventati icone pop, influenzando profondamente l’immaginario collettivo, soprattutto quello dei più giovani.
Tuttavia, la sovraesposizione mediatica di questi eroi in calzamaglia ha finito per generare una certa saturazione nel pubblico. L’eccesso di film e serie tv ha portato ad una sorta di rigetto, un desiderio di contenuti freschi e originali. In questo contesto, produzioni come “The Boys” e “Kick-Ass” hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante, cavalcando l’onda del successo dei supereroi per offrire una critica sociale pungente e una visione dissacrante del genere.
Ma anche “The Boys”, la serie Amazon Prime che sbeffeggia senza pietà gli eroi Marvel e DC, sembra aver perso lo smalto delle prime stagioni. L’accoglienza della quarta e penultima stagione è stata tiepida, con molti fan delusi dall’evoluzione della trama e dei personaggi.
Netflix ha lanciato la sua ennesima serie sul tema: “Supacell”
A differenza dei suoi predecessori, “Supacell” si concentra su un gruppo di giovani neri di South London che scoprono di possedere dei superpoteri. L’ambientazione inedita e la rappresentazione di una diversità spesso trascurata hanno riscosso un notevole successo di pubblico, facendo ben sperare per il futuro della serie.
Ma “Supacell” sarà davvero in grado di raccogliere il testimone di “The Boys” e dare nuova linfa al genere supereroistico? La critica appare scettica. Nonostante l’entusiasmo del pubblico, la serie Netflix è stata accusata di attingere a piene mani da produzioni precedenti come “Heroes” e “Misfits”, senza presentare elementi realmente innovativi.
Resta da vedere se “Supacell” riuscirà a scrollarsi di dosso l’ombra dei suoi predecessori e a trovare una propria identità. Per ora, la serie rappresenta un interessante esperimento che dimostra come il genere supereroistico, pur nella sua saturazione, offra ancora spunti di riflessione e di intrattenimento.
