Quali sono i Paesi in cui si lavora meno prima della pensione?

Scopri in quali Paesi europei si lavora meno anni prima di andare in pensione e le differenze nei sistemi pensionistici

Le disparità pensionistiche in Europa sono significative. Euronews Business ha evidenziato una forte correlazione tra la fiducia finanziaria verso la pensione e il livello delle pensioni mensili. Tra i “grandi quattro” Paesi dell’UE, l’Italia registra il dato medio più alto.
Le pensioni legate al reddito rappresentano la principale fonte di sostentamento per la maggior parte degli europei over 65. Tuttavia, meno della metà dei cittadini europei è fiduciosa di poter vivere comodamente durante la pensione, con livelli di fiducia che in alcuni Paesi scendono al 30% o meno, sollevando dubbi sull’adeguatezza delle pensioni.
Il compito primario dei sistemi pensionistici è proteggere gli anziani dalla povertà, garantendo pagamenti regolari che mantengano il reddito del beneficiario dopo il pensionamento o sostengano il reddito delle persone anziane, salvo nei casi in cui i pagamenti siano limitati nel tempo.

I Paesi in cui si lavora meno prima della pensione

Secondo Eurostat, le pensioni di vecchiaia in Europa mostrano una forte variabilità, sia in termini nominali che di potere d’acquisto. Per rendere i dati più chiari, Euronews Business ha convertito i redditi pensionistici annuali in importi mensili.

Nel 2021, la spesa media mensile lorda per pensione di vecchiaia nell’UE variava da un massimo di 2.575 euro in Lussemburgo a un minimo di 226 euro in Bulgaria, con una media europea di 1.224 euro.

I Paesi in cui si lavora meno prima della pensione
I Paesi in cui si lavora meno prima della pensione – Unsplash @Hunters Race – Italialaica.it

 

Estendendo l’analisi ai Paesi dell’EFTA e a quelli candidati all’UE, l’Islanda ha registrato la pensione media più alta con 2.762 euro, mentre l’Albania ha segnato la media più bassa, con soli 131 euro. Queste disparità evidenziano le differenze economiche e sociali tra i Paesi europei.

La pensione di vecchiaia per beneficiario ha superato la media UE in tutti i “Quattro grandi” Paesi. L’Italia ha registrato la pensione più alta, con 1.561 euro, mentre Francia, Spagna e Germania hanno mostrato cifre simili, intorno a 1.450 euro ciascuna. Anche i Paesi nordici hanno ottenuto pensioni medie superiori a quelle dei “Quattro grandi”.

I sette posti più bassi nella classifica pensionistica sono tutti occupati dai Paesi balcanici. La spesa media per le pensioni di vecchiaia in Lussemburgo è stata quasi 11 volte superiore a quella della Bulgaria, evidenziando notevoli disparità. Anche escludendo Lussemburgo, la media UE rimane comunque quasi sei volte superiore rispetto a quella bulgara.

Queste disparità possono essere spiegate dai diversi livelli di prezzo tra gli Stati membri dell’UE, poiché Eurostat rileva che il costo della vita varia significativamente in tutta la regione.

Utilizzando gli standard di potere d’acquisto (Spa), che correggono le differenze di prezzo tra i Paesi, le disparità pensionistiche in Europa si riducono significativamente.

In termini di Spa, la pensione media di vecchiaia varia da 437 Spa in Bulgaria a 1.681 Spa in Lussemburgo, con un beneficiario in Lussemburgo che riceve una pensione lorda quasi quattro volte superiore a quella di un pensionato bulgaro.

Secondo l’indagine Eurobarometro 2023 dell’EIOPA, solo il 42% dei consumatori nell’UE si sente sicuro di avere abbastanza denaro per vivere comodamente durante la pensione. Questi dati sollevano preoccupazioni riguardo all’adeguatezza dei sistemi pensionistici in diversi Paesi europei.

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