La decisione della Norvegia, che aveva già smesso di rilasciare visti dal 2022, ora si allinea ai vicini dell’area nordico-baltica e a quelli dell’Europa centro-orientale
La ministra della Giustizia della Norvegia, Emilie Enger Mehl, ha annunciato nuove restrizioni sui visti per i cittadini russi, in risposta alla guerra in Ucraina.
La Norvegia, confinante con la Russia per quasi 200 chilometri a nord, è membro della NATO ma non dell’Unione Europea, permettendole autonomia nelle decisioni sull’immigrazione.
Tuttavia, fa parte dell’area Schengen che consente la libera circolazione delle persone tra i paesi membri dell’UE (eccetto Irlanda e Cipro) e quattro non membri: Islanda, Svizzera, Liechtenstein e Norvegia.
Nel 2022 aveva già imposto alcune restrizioni e dal 29 maggio impedirà del tutto l’accesso nel paese ai cittadini russi, che vogliano farlo per turismo oppure per altri motivi non essenziali.
Garantirà comunque delle eccezioni per le visite a parenti stretti residenti in Norvegia e per i cittadini russi che lavorano o studiano nel paese o in altri stati dell’area Schengen.
“La decisione di inasprire le regole di ingresso è in linea con l’approccio norvegese di sostenere alleati e partner nelle reazioni contro l’aggressione illegale della Russia contro l’Ucraina”, ha dichiarato in una nota la ministra della Giustizia.
Ecco la nota completa: “Ai cittadini russi che arrivano in Norvegia per turismo e per altri scopi non fondamentali verrà negato l’ingresso in Norvegia quando attraversano il confine. L’inasprimento delle norme si applica sia ai cittadini russi a cui è stato rilasciato un visto dalla Norvegia prima dell’inasprimento delle regole nella primavera del 2022, sia a coloro il cui visto è stato rilasciato da altri paesi Schengen. In alcuni casi saranno previste eccezioni, ad esempio per i cittadini russi che vengono a visitare parenti stretti che vivono in Norvegia (genitori, coniugi ufficialmente registrati, coniugi di fatto e figli) e per i cittadini russi che arrivano nel paese per lavorare o studiare in Norvegia o in altri paesi Schengen”.
Il divieto di ingresso nel Paese ai turisti russi è un atto “ostile” e “discriminatorio”, ha affermato in un briefing con la stampa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, precisando che Mosca risponderà con misure di “ritorsione” sulla base dei suoi interessi.
“Il nuovo passo ostile di Oslo nei confronti dei cittadini russi è di natura apertamente discriminatoria”, ha osservato Zakharova, secondo cui la decisione di Oslo “è finalizzata alla distruzione definitiva di ogni legame tra i popoli della Russia e della Norvegia”.
La Norvegia, membro della Nato ma non dell’Ue, ha smesso di rilasciare la maggior parte dei visti turistici ai russi nella primavera del 2022, dopo che Mosca ha invaso l’Ucraina.
Ma i titolari di visti a lungo termine rilasciati in precedenza o coloro che avevano visti da altri Paesi membri di Schengen potevano ancora entrare attraverso l’unico valico di frontiera, lo Storskog-Boris Gleb.
Dal 29 maggio non potranno più farlo, ma verranno fatte eccezioni per lavoro e studio e per coloro che visitano parenti stretti residenti in Norvegia, e anche per gli eventuali russi diretti in altri Paesi dell’area comune. Dall’inizio dell’anno, secondo la polizia, 5.102 persone con visto turistico hanno attraversato il confine dalla Russia. Nell’aprile 2023, il Paese ha espulso per spionaggio 15 dipendenti dell’ambasciata russa.
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