La questione su quale sia il momento migliore della giornata per dedicarsi all’attività fisica è da sempre oggetto di dibattito.
Alcuni sostengono che l’allenamento mattutino possa fornire un boost di energia per l’intera giornata, mentre altri preferiscono esercitarsi alla sera, sostenendo che ciò possa aiutare a rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro.
Tuttavia, gli esperti tendono a sconsigliare allenamenti intensi nelle ore serali, vicino all’orario del riposo notturno, poiché potrebbero interferire con la qualità del sonno.
Studi recenti hanno evidenziato come attività fisiche che provocano un aumento significativo della frequenza cardiaca e della temperatura corporea centrale poco prima di coricarsi – come HIIT (High-Intensity Interval Training), CrossFit e corsa – possano effettivamente ritardare l’inizio del sonno. Questo perché il corpo necessita di tempo per raffreddarsi e calmarsi dopo uno sforzo intenso, rendendo più difficile addormentarsi subito dopo.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare riguardo all’esercizio serale, un recente studio ha portato nuove prospettive su come certi tipi di **attività fisica** possano invece favorire un miglior riposo notturno. La ricerca ha dimostrato che brevi sessioni di esercizi a corpo libero possono avere effetti benefici sulla qualità del sonno se praticati nelle ore precedenti al riposo.
Lo studio in questione ha coinvolto 30 volontari con età compresa tra i 18 e i 40 anni. Ai partecipanti è stato chiesto di completare due sessioni distinte da almeno sei giorni l’una dall’altra. Durante la prima sessione sono rimasti seduti per quattro ore consecutive prima di andare a letto; nella seconda sessione invece hanno inserito tre minuti di esercizi semplici ogni mezz’ora nel corso delle quattro ore precedenti il sonno. Gli esercizi includevano squat sulla sedia, sollevamenti dei polpacci e sollevamenti delle ginocchia in piedi con gambe tese.
I risultati dello studio hanno evidenziato come i partecipanti che avevano integrato questi brevi momenti d’attività fisica nel loro regime serale sono riusciti a godere in media 27 minuti in più di sonno rispetto alle notti in cui erano rimasti seduti senza interruzioni. “Abbiamo dimostrato che interrompere il tempo trascorso seduti la sera con brevi pause attive migliora significativamente la durata del sonno”, spiega Jen Gale, una delle autrici dello studio pubblicato sul British Medical Journal.
Queste scoperte suggeriscono quindi che incorporare piccole dosi d’esercizio nelle ore serali potrebbe essere una strategia efficace non solo per mantenere uno stile vita attivo ma anche per migliorare la qualità del riposo notturno.
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