Putin ha accusato l’Occidente di aver lasciato “l’Unione sovietica a combattere da sola nei primi anni della guerra“, e l’intera Europa di “aver lavorato per Hitler”
La Russia ha celebrato il 79° anniversario della Giornata della Vittoria sul nazismo, con parate militari, marce con veicoli d’epoca e concerti in tutto il Paese. A Mosca la celebrazione si apre con una parata sulla Piazza Rossa e il capo del cremlino durante un discorso ha sottolineato il “periodo difficile” che sta vivendo la Russia, spiegando che “il futuro della madrepatria” dipende dai cittadini. “Oggi, nel Giorno della Vittoria, ne siamo consapevoli in modo ancora più forte”. “Tutta la Russia è con chi combatte in prima linea, con i nostri veterani“, ha aggiunto.
Putin: “Le nostre forze strategiche sempre pronte al combattimento“
Ad assistere alla parata militare sulla Piazza Rossa assieme a Vladimir Putin c’erano i Presidenti di Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, Kazakistan, Kassym-Jomart Tokaev, Kirghizistan, Sadyr Japarov, Tagikistan, Emomali Rahmon, Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov, Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, Cuba, Miguel Diaz-Canel Bermudez, Laos, Thongloun Sisoulith, e Guinea Bissau, Sisoku Embalo. Hanno sfilato 9mila soldati, mille dei quali reduci dall’Ucraina, e 70 mezzi. In 25 città della Russia si sono tenute parate militari che hanno coinvolto 150mila soldati e 2.500 mezzi ed equipaggiamenti.
Nel suo breve discorso Putin ha esaltato le capacità militari della Russia: “Le nostre forze strategiche sono sempre pronte al combattimento“. “La Russia farà tutto il possibile per evitare uno scontro globale, ma allo stesso tempo non consentirà a nessuno di minacciarla“. Il leader si è rivolto poi ai soldati russi nell’Ucraina invasa: “Ci inchiniamo alla vostra fermezza, abnegazione, dedizione. Tutta la Russia è con voi. Crede in voi. Anche i nostri veterani si preoccupano per voi“, ha detto secondo la Tass. “Celebriamo il giorno della vittoria nel contesto di un’operazione militare speciale. Tutti i suoi partecipanti, quelli in prima linea, sulla linea di contatto in combattimento, sono i nostri eroi“, ha continuato il presidente russo.
“L’Occidente vorrebbe cancellare il ricordo della lotta dei russi contro il nazismo”
Putin ha poi accusato l’Occidente di aver lasciato “l’Unione sovietica a combattere da sola nei primi anni della guerra“, e l’intera Europa di “aver lavorato per Hitler”. “La Russia non ha mai sminuito l’importanza del Secondo fronte e l’aiuto degli alleati durante la guerra” e ha aggiunto che “la Russia onora il coraggio dei cinesi che hanno combattuto contro l’aggressione del Giappone militarista“. L’Occidente ha “giustificato il nazismo” e “preso in giro la storia“. “L’Occidente vorrebbe cancellare il ricordo della lotta dei russi contro il nazismo, ma noi non dimenticheremo mai, mai“.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica: “La Nato non ha intenzione di essere direttamente coinvolta nel conflitto. Noi abbiamo due compiti principali: sostenere Kiev e impedire che la guerra si estenda al di là dell’Ucraina. Il presidente Putin non credeva che avremmo fornito così tanto aiuto a Zelensky ma allo stesso tempo abbiamo anche chiarito che non invieremo truppe. L’Ucraina non ce le ha chieste, ci chiedono supporto, munizioni e artiglieria offensiva. Non vediamo nessuno rischio imminente di qualsiasi attacco militare contro qualsiasi alleato della Nato“, sottolineando che “è vero che la retorica nucleare russa è da incoscienti: stiamo monitorando ma non abbiamo visto alcun cambiamento nel loro atteggiamento da questo punto di vista. Mosca sa che una guerra nucleare non può essere vinta“.