La bufala è iniziata a circolare tramite un ex funzionario del Pentagono. Secca la smentita da Parigi: “Attenzione alle campagne di disinformazione”
No, l’Unione Europea non manderà soldati in Ucraina per combattere contro la Russia. A dichiararlo è l’Alto Rappresentante dell’Ue per la politica estera, Josep Borrell, che ha specificato che questo non accadrà “qualunque cosa dica Macron”. Sì, perché il rappresentante dell’Eliseo negli ultimi mesi ha paventato la possibilità di un intervento di truppe nel conflitto, dichiarazioni che avevano allertato Mosca e preoccupato gli alleati. Il presidente francese recentemente ha aggiustato il tiro, parlando di possibile intervento solo in caso di cedimento del fronte ucraino, ma nonostante questo non sono mancate anche in questo caso le fake news, con diverse indiscrezioni che raccontavano di una Francia già sul campo di battaglia, con reparti della Legione straniera mandati a combattere contro il Cremlino.
Ovviamente la notizia è iniziata a circolare sui social, creando come spesso accade in questi casi un cortocircuito nell’informazione, mai come su un tema delicato del genere molto pericoloso. Il magazine Newsweek ha analizzato il fenomeno, andando a scovare le origini di queste notizie, per comprenderne la genesi e la diffusione. Sembra che tra i primi a pubblicare un post con la notizia dell’invio di truppe francesi in Ucraina sia stata Nexta Tv su X, con un post inequivocabile: “La Francia ha segretamente inviato i suoi soldati in Ucraina”. Parole che a loro volta erano state pronunciate da Stephen Bryen, ex funzionario del Pentagono che le aveva messe anche nero su bianco in un articolo sull’Asian Time. Risultato? Migliaia di visualizzazioni e condivisioni.
Secondo quanto riportato dallo stesso Bryen, ci sarebbero “unità del terzo reggimento della fanteria francese, una delle principali unità della Legione straniera, inviata a Slovyansk per offrire supporto alla 54esima brigata delle forze armate ucraine. Questo gruppo comprende circa 100 uomini per artiglieria e osservazione”. Secondo Bryen, inoltre, nella zona sarebbero dovuti “arrivare circa 1.500 uomini”. A corredo del post, anche uno screenshot dell’articolo con il titolo perentorio: “La Francia manda truppe da combattimento al fronte in Ucraina” a sostegno delle affermazioni. Inutile sottolineare come non ci sia nessuna prova a corredo, niente che possa corroborare questa tesi.
Ma chi è questo Stephen Bryen? Si tratta di un ex direttore dello dello staff della Sottocommissione Vicino Oriente, che lavorava sotto l’egida della Commissioni relazioni straniere del Senato americano. L’ex diplomatico, secondo l’indagine di Newsweek, sarebbe arrivato a queste informazioni da Sputnik, media russo che fa da megafono alla propaganda di Mosca, ma anche da un canale Telegram molto attivo dall’inizio della guerra: Military Chronicle. Tuttavia sia Sputnik (che ha eliminato il post), che il canale Military Chronicle (che ha reso l’accesso possibile solo tramite autorizzazione), hanno fatto un passo indietro, con Bryen che ha ammesso: “Non sono stato accurato e le mie fonti erano sospette – ha scritto sul suo blog -. Alcuni le definiscono false, ma per me non lo sono”. Alla fine, è dovuto intervenire ufficialmente il ministero degli Esteri francese con un post su X: “Allerta fake news. Campagne di disinformazione sul sostegno della Francia all’Ucraina sono più attive che mai. La Francia non ha inviato soldati in Ucraina”.
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