La sensazione di fame è un meccanismo naturale che segnala al nostro corpo la necessità di energia.
Tuttavia, quando il bisogno di mangiare diventa incessante e non si placa nemmeno dopo aver consumato pasti abbondanti, potrebbe nascondersi una condizione più complessa denominata polifagia. Questo termine medico descrive un’appetito esagerato, spesso sintomo di patologie che richiedono l’attenzione del proprio medico.
Il diabete rappresenta una delle principali cause della fame continua. Questa malattia impedisce al corpo di convertire gli zuccheri assunti con l’alimentazione in energia vitale, provocando così un bisogno costante di cibo. Nel caso del diabete tipo 1, si assiste spesso a un paradosso: nonostante l’aumento dell’appetito e del consumo alimentare, si verifica una perdita significativa di peso.
L’ipoglicemia, ovvero la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue al di sotto della norma, può essere responsabile dell’aumento dell’appetito. Sebbene sia più frequente tra i pazienti diabetici, altre condizioni sanitarie possono causarla, inclusi alcuni disturbi renali e tumori neuroendocrini pancreatici.
La mancanza o la scarsa qualità del sonno influisce negativamente sugli ormoni che regolano la fame. Studi hanno dimostrato che dormire poco aumenta l’appetito e rende più difficile raggiungere il senso di sazietà. Inoltre, la stanchezza tende ad aumentare il desiderio per cibi ipercalorici e ricchi in grassi.
Lo stress cronico o acuto induce il corpo a rilasciare cortisolo, ormone che può intensificare la sensazione di fame e spingere verso scelte alimentari meno salutari come cibi ricchi in zuccheri o grassi saturi.
Non tutti gli alimenti saziano allo stesso modo; proteine magre, fibre e grassi sani sono fondamentali per mantenere sotto controllo l’appetito. Al contrario, pasti calorici ma poveri di nutrienti essenziali possono paradossalmente lasciarci ancora affamati.
Alcuni farmaci possono stimolare ingiustificatamente l’appetito come effetto collaterale; tra questi troviamo antistaminici ed antidepressivi SSRI ma anche steroidi ed alcuni trattamenti per il diabete.
Durante la gravidanza è normale esperire un aumento dell’appetito data la necessità d’incrementare l’apporto nutrizionale a favore dello sviluppo fetale. Un’iperattività tiroidea può accelerare i processi dell’organismo inducendo così maggior sensazione di fame.
Le bibite senza zucchero possono ingannare il cervello aspettandosi calorie che non arrivano mai attivando così meccanismi di compensazione attraverso maggior appetito. Spesso confusa con la fame vera e propria la carenza idrica può indurre all’assunzione di cibo invece che dell’acqua necessaria all’organismo.
Comprendere le cause alla base della fame continua è fondamentale per identificarne le soluzioni appropriate evitando così conseguenze negative sulla salute generale.
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