Migliaia di pensionati rischiano il loro assegno mensile: bisogna rispondere subito a una lettera dell’Inps o si perde tutto.
Migliaia di pensioni a rischio: l’Inps sta inviando una comunicazione e chi non risponderà perderà l’assegno mensile per sempre. Vediamo, di preciso, cosa sta accadendo e cosa bisogna fare per non perdere la pensione.
L’Inps sta inviando migliaia di lettere in questi giorni e chi non risponde rischia di perdere per sempre il proprio assegno mensile. Una prospettiva tragica considerando che gran parte degli anziani devono contare unicamente sulla propria pensione per vivere. Le pensioni italiane sono ancora basse, troppo basse rispetto al costo della vita.
Nonostante due rivalutazioni, il trattamento minimo dell’Inps si aggira ancora intorno ai 600 euro al mese. E comunque gran parte dei pensionati riceve un assegno mensile inferiore ai 1.000 euro. Ora, però, molti rischiano di perdere anche quel poco che ricevono. Bisogna assolutamente rispondere alla lettera che l’Inps sta inviando o si rischia grosso.
Pensionati, lettera dall’Inps: ecco chi rischia di perdere l’assegno mensile
Sempre più pensionati, ogni anno, si trasferiscono all’estero in paesi dove il costo della vita è più basso e dove le pensioni godono di una tassazione agevolata. Chi si trasferisce all’estero, però, deve periodicamente dare dimostrazione di essere ancora in vita altrimenti l’Inps sospende i pagamenti per evitare truffe.
Le lettere che l’Inps sta inviando riguardano proprio questo aspetto: l’esistenza in vita dei pensionati che vivono all’estero. A gestire le operazioni di accertamento è banca Citybank che, periodicamente, chiede ai pensionati di dare comunicazione della loro esistenza in vita pena la sospensione dei pagamenti.
La data di scadenza non è la stessa per tutti. I pensionati italiani che attualmente vivono in America, in Asia, in Estremo Oriente, nei Paesi scandinavi o negli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi hanno tempo fino al 18 luglio 2024 per recarsi presso Citybank e compilare l’apposito modulo che attesti la loro esistenza in vita.
Chi, per varie ragioni, non riuscirà ad effettuare questa operazione, potrà riscuotere la pensione di agosto in contanti presso le agenzie Western Union situate nel Paese di residenza. In caso di mancata riscossione allora il pagamento della pensione verrà sospeso a partire dalla rata di settembre 2024.
Invece coloro che vivono in Europa, in Africa o in Oceania hanno tempo fino al 18 gennaio 2025 per compilare il modulo che certifichi che sono ancora vivi. Anche in questo caso, la mancata certificazione della propria esistenza in vita, comporterà la sospensione dell’erogazione della pensione.