Oggi potrai scoprire se gli spaghetti sono davvero un’eccellenza italiana. La verità spunta fuori grazie a un test: in cosa consiste.
Gli spaghetti sono uno dei piatti tipici della nostra tradizione culinaria. Una delizia semplice e senza tempo in grado di appagare anche i palati più fini. Nonostante questa pietanza faccia parte della nostra quotidianità, in pochi sanno quali sono le sue vere origini. Infatti in molti pensano che siano stati i cinesi a dare vita a questa pietanza deliziosa. La verità però è ben diversa.
Secondo gli esperti, per lungo tempo si è pensato che fosse stato Marco Polo ad importare gli spaghetti in Italia una volta rientrato dalla Cina. Questa leggenda, però, è giusta solamente in parte.
Perché infatti è vero che l’esploratore veneziano li abbia portati in Italia, ma nonostante questa tipologia di pasta abbia origine orientale, resta il fatto che non viene dalla Cina. Adesso quindi è possibile scoprire dove sono nati gli spaghetti e cosa ha permesso a questo tipo di pasta di diventare così famosa.
Spaghetti, ad oggi sono un’eccellenza italiana: nascono in Asia, ma non in Cina
Gli spaghetti, uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo, hanno una storia affascinante che si snoda tra l’Asia occidentale e l’Italia. Inoltre questa pasta coinvolge anche personaggi storici e culture diverse. Ma dove sono nati gli spaghetti? E quando hanno iniziato a diventare famosi? La loro origine risale al Sesto Secolo avanti Cristo, in un territorio dell’Asia occidentale che corrisponde al Pakistan, nella Valle dell’Indo. Inizialmente gli spaghetti erano considerati un cibo di seconda scelta.
La vera svolta avviene quando il figlio del sultano del Bahawalpur, osservando la forma della pasta nelle cucine del padre, la paragona ai soldati (“sipahee” in lingua locale), da cui nasce il nome “spaghetti”. Questo avvenimento segna l’inizio della loro popolarità. Tuttavia è stato Marco Polo nel Tredicesimo Secolo a portare gli spaghetti in Italia. L’esploratore veneziano, colpito dal loro sapore durante i suoi viaggi, cercò di diffonderli a Venezia.
Da “spahi”, il termine originale, si passò a “spaghi” e infine al definitivo vezzeggiativo “spaghetti”. Pur non essendo nati in Italia, gli spaghetti diventarono presto un simbolo della cucina italiana grazie alla maestria dei nostri cuochi nel prepararli. Il Medioevo segna un periodo di grande diffusione degli spaghetti in Italia.
Boccaccio, nel suo Decamerone, racconta dell’esistenza dei “maccheroni arrotolati”, dimostrando che il piatto era già popolare. Nel 1819 la parola “spaghetti” appare per la prima volta nel dizionario italiano, testimoniando la crescente popolarità del piatto. Ma è soprattutto grazie alla Campania, con il pomodoro di San Marzano come condimento principale, che gli spaghetti iniziano a conquistare il mondo.
Diventano infatti un’icona della cucina italiana negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Questa è quindi la genesi della popolarità degli spaghetti, che abbinati al pomodoro sono diventati uno dei piatti italiani più famosi del pianeta.