La jacaranda mimosifolia è un albero caratterizzato da una massiccia fioritura di colore blu-viola. Appartiene alla famiglia delle Bignoniaceae, e comprende una cinquantina di specie originarie del Centro e Sud America e del Sud Africa, anche se ormai si è diffusa in gran parte delle zone a clima mediterraneo temperato ed esemplari di questa pianta si possono incontrare anche nel Sud Italia o nel Sud della Francia. Questa pianta molto decorativa ha una crescita piuttosto rapida e arriva ad essere alta anche 10- 12 metri. Si adatta bene anche all’ambiente cittadino e spesso viene scelta per abbellire i viali di metropoli come Città del Messico e Pretoria in Sudafrica, dove in primavera allieta i passanti con i suoi bei fiori. Quest’anno però la fioritura blu-viola ha provocato soprattutto stupore e allarme, dato che anziché in primavera è comparsa già all’inizio di gennaio.
Gli scienziati messicani hanno cominciato a fare ricerche per determinare quanto sia diffuso tra gli alberi di Jacaranda il fenomeno della fioritura precoce. Tuttavia indicano già il cambiamento climatico come il principale responsabile di questa anomalia.
“Abbiamo sempre visto la Jacaranda iniziare a fiorire verso la fine di marzo, in primavera, quando vediamo i fiori diventare viola”, ha sottolineato all’agenzia Reuters Constantino Gonzalez, un ricercatore presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e della Ricerca sui Cambiamenti Climatici presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM). Gonzalez ha spiegato che per tracciare una correlazione tra il cambiamento climatico e la fioritura precoce di Jacaranda il team a cui fa capo avrà bisogno di un campione rappresentativo e di confrontare le fioriture di anno in anno. Con questo obiettivo, si è messo all’opera un gruppo di giovani che sta raccogliendo dati sulle piante in tutta la città e anche attraverso l’utilizzo di immagini satellitari.
Queste piante inoltre non svolgono solo una funzione estetica, anche se il loro aspetto è il motivo per cui si trovano in Messico: sono state importate per volere del presidente messicano Pascual Ortiz, a capo del Paese tra il 1930 e il 1932, che voleva replicare nella terra natia i paesaggi visti a Washington, negli Stati Uniti, dove fioriscono i ciliegi giapponesi. Tuttavia l’architetto paesaggista a cui Ortiz si è affidato gli ha sconsigliato di piantare quegli stessi alberi, inadatti al clima di Città del Messico, e gli ha proposto di sostituirli con le tropicali Jacaranda, che aveva incontrato durante un soggiorno in Perù.
Nonostante non siano originarie del Messico, secondo Cristina Ayala, biologa ed esperta in Scienze della Sostenibilità, le Jacaranda svolgono una funzione importante nell’ecosistema della città in quanto attirano più colibrì e più api di molti alberi di specie autoctone. Un cambiamento nella fioritura della Jacaranda quindi potrebbe portare ad una diminuzione di queste popolazioni, che rivestono un ruolo fondamentale per l’ambiente.
La fioritura precoce della Jacaranda non è un caso isolato. Hanami, ovvero il periodo di massima fioritura dei ciliegi in Giappone – un vero e proprio evento nel Paese del Sol Levate – avverrà quest’anno in anticipo di dieci giorni rispetto a quanto previsto. In Giappone infatti si tiene traccia dei dati relativi a Hanami in maniera scientifica sin dal 1953. Anche in questo caso viene indicato come principale responsabile il riscaldamento climatico.
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