Va a Lampedusa a portare la sua convinta solidarietà ai migranti: cosa lodevole, che avrebbe potuto fare, anzi dovuto, il vescovo della Diocesi della quale Lampedusa fa parte (e che non so quale sia) cui il papa rinvece ruba il flash. (Come vescovo di Roma? e non c’è collegialità? mah!).
Va bene naturalmente, avrà chiesto al governo italiano di predisporre tutte le misure di sicurezza ecc. dovute alla visita di un capo di stato straniero. Perchè sul territorio fuori dallo Stato della Città del Vaticano, questo è il Papa, fino a che c’é il Concordato del 1929. Anzi, perché non si sfrutta la fregola di cambiare la Costituzione, e già che ci siamo non chiediamo di abrogarlo? Così si torna ad essere uno stato normale, come sono sotto questo profilo USA, Germania, Austria, Francia, Inghilterra, Spagna ecc. ecc., non so nemmeno quanti stati non abbiano concordati con la Chiesa cattolica.
Ma ci sono alcune ghiotte notizie, di quelle di cui si ciba la nostra informazione: il papa avrebbe detto che a Lampedusa non vuole né il ministro Alfano né i vescovi. Qui c’é qualcosa che non funziona: e come mai i giornali laici e democratici e difensori della Costituzione come La Repubblica non hanno dei vaticanisti che dicano documentatamente quel che ho detto io a memoria e frettolosamente? Misteri della fede, davvero!
Eppure se un capo di stato straniero arriva in Italia, non può portarsi i suoi agenti segreti, dire chi gli sta antipatico del governo, ma deve attenersi alle norme del diritto internazionale che vuole lo stato ospitante responsabile della sicurezza dell’ospite. Il papa ha fatto un sovrano pasticcio, non conosce la storia italiana e non sa che da 150 anni pressappoco l’Italia si è costituita in stato sovrano, combattendo anche contro lo stato della Chiesa, e che la pace è stata firmata solo nel 1929, quando in un momento nel quale il regime fascista era in difficoltà, la Chiesa gli fornì una ciambella di salvataggio col Concordato, che alla Costituente fu messo in dubbio da tutti i partiti laici, escluso il Pci, e la Dc naturalmente, anche se non tutta. Per questo ci ritroviamo l’art.7cost. che include i Trattati lateranensi rendendone impossibile l’abrogazione unilaterale.
Il papa va non si sa dove, ma sarebbe bene che studiasse un po’ la situazione, perchè transeat quando esce dai suoi confini in via della Conciliazione per andare incontro alle folle che riempiono piazza San Pietro e debordano nel territorio italiano, ma non esageri, sta avvicinandosi a questioni difficili e delicate.