Prima di pagare di pagare i debiti bisogna controllare la presenza di uno specifico elemento. Questo consente di accedere all’esenzione.
La situazione debitoria può sicuramente essere un fattore di preoccupazione, ma grazie ad un determinato dettaglio potrebbe essere messa alle spalle. La presenza di questo elemento permette di arrivare all’esenzione definitiva, così da non dover più pensare a quella determinata situazione.
In presenza di debiti la prima idea è sempre quella di organizzare il pagamento, ma è bene ricordare sempre che anche i debiti hanno una scadenza, da conoscere affinché non si vada a pagare in maniera errata una cartella debitoria. I termini di prescrizione dunque devono essere noti sia al creditore, che in caso di superamento perde il diritto al rimborso, sia al debitore.
In base a quanto stabilito dall’Ordinamento italiano in materia di debiti, il creditore ha un preciso arco temporale per sollecitare il pagamento al soggetto insolvente. Qui si parla della cosiddetta prescrizione ordinaria che può variare in base a diverse condizioni.
Come funziona la prescrizione dei debiti
La prescrizione ordinaria dei debiti ha una scadenza fissata a dieci anni, limite temporale che viene ridotto a cinque anni nel caso in cui il debito risulti derivante da un atto illecito. Il modo per comprendere al meglio l’inizio della decorrenza dei periodo di prescrizione dei debiti è l’articolo 2935 del codice civile, che evidenzia di come la prescrizione inizi dal giorno nel quale si fa valere il diritto.
La durata della prescrizione ordinaria può cambiare in presenza di specifiche condizioni. Questa viene stabilita dalla legge, con le parti che non possono giungere ad un accordo diverso perché il contratto diventerebbe nullo.
Entrando nel merito, si segnalato delle categorie di debiti che presentano tempi di prescrizione diversi: cinque anni per gli affitti abitativi e commerciali, le spese condominiali, i crediti dello Stato per le tasse, le multe, le bollette telefoniche, le indennità per cessazione dei rapporti lavorativi, gli interessi sui prestiti o mutui.
La prescrizione è di tre anni quando i debiti riguardano il conto dei professionisti e le tasse per l’auto, mentre è di due anni per le bollette della luce e del gas. La scadenza si riduce ad un anno per i debiti su abbonamenti vari e rette scolastiche. In tutti gli altri casi si segue la prescrizione ordinaria.