Con l’avvento del Governo Draghi, si è assistito all’introduzione di una serie di misure a sostegno delle famiglie italiane.
Tra queste, emerge l’assegno unico universale per i figli, concepito per sostituire tutti gli altri bonus precedentemente erogati dallo Stato. Questa iniziativa mira a semplificare e razionalizzare i meccanismi di supporto alle famiglie con minori a carico.
L’assegno unico universale per i figli rappresenta una delle misure cardine introdotte con la Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 30/2021), prevedendo il versamento di un importo mensile destinato alle famiglie aventi almeno un minore a carico. L’intento del Governo era quello di semplificare la gestione dei vari bonus esistenti, come l’assegno nucleo e il bonus bebè.
A differenza dei precedenti incentivi, questo assegno non è legato al reddito del nucleo familiare ma viene calcolato in base all’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e al numero dei figli a carico. È importante sottolineare che possono beneficiarne non solo i genitori ma anche conviventi o affidatari.
Le procedure per la richiesta e il riconoscimento dell’assegno sono regolate dall’Agenzia delle Entrate mediante il Provvedimento n. 38955/2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 29 dicembre 2021.
L’Assegno Unico Universale si configura come una prestazione economica mensile rivolta alle famiglie con minori a carico ed erogata dall’Inps su domanda presentata all’Agenzia delle entrate attraverso un modello telematico denominato “Nuova domanda Auu”, disponibile sui siti internet dell’Agenzia delle entrate e dell’Inps nella sezione dedicata ai servizi online.
L’Agenzia delle Entrate verifica i requisiti necessari alla concessione dell’agevolazione e trasmette la domanda all’Inps solo nel caso in cui tali requisiti siano riscontrati.
Requisiti necessari
Per accedere all’Auu è necessario soddisfare specifiche condizioni:
– Avere uno o più figli minorenni o maggiorenni fiscalmente a carico;
– Residenza anagrafica in Italia;
– Non superamento di determinati limiti reddituali: soglia Isee non oltre i 15mila euro annui o fino ai 30mila euro annui per nuclei monogenitoriali;
– Non fruire dello stipendio accessorio da parte degli studenti beneficiari degli assegni ordinari previsti dalla legge n.122/89;
È fondamentale comunicare tempestivamente eventuali variazioni dei requisiti presentando dichiarazione sostitutiva tramite canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o attraverso intermediari abilitati quali CAF e professionisti.
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