Iniziata lunedì 8 aprile, terminerà domenica 14 aprile 2024 la Milano Art Week, ovvero la settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme. Un serie di eventi che coinvolgo la città meneghina promossa e coordinata dal Comune di Milano in collaborazione con Miart, la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Milano, in programma quest’anno da venerdì 12 a domenica 14 aprile.
È il primo cittadino milanese Giuseppe Sala a spiegare cosa significa per Milano questa settimana di eventi: “Dal Pac al Mudec, al Museo del Novecento, ma anche alla Ca’ Granda, all’Anteo, nelle biblioteche, negli spazi pubblicitari e in tante sedi espositive, in centro come nei quartieri: le mostre e le iniziative della Milano Art Week 2024 sono in tutta la città”. Fa eco al sindaco anche l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi: “L’edizione di quest’anno offre un’esperienza multidisciplinare che coniuga l’impegno verso la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale con la promozione dell’innovazione, facendo emergere con ancora maggiore intensità l’intersezione tra arte, cultura e società”.
Sono più di 180 gli eventi in calendario, con 110 mostre e circa 140 soggetti coinvolti. Il fulcro della Milano Art Week 2024 è la multidimensionalità dell’espressione artistica: chi vi partecipa sarà coinvolto attivamente da artisti attraverso mostre interattive, talk, incontri, che si terranno all’interno ei musei civici e le sedi espositive del Comune di Milano.
Oggi, venerdì 12 aprile, è in programma un talk sulla ricerca artistica di Adrian Piper con Vid Simoniti, autore di Artists Remake the World e docente di Filosofia presso l’Università di Liverpool. Attesa anche per la presentazione di Escape to Berlin, l’autobiografia di Adrian Piper in versione inglese e italiana.
Sabato 13 aprile invece la Milano Art Week 2024 offre a tutti l’ingresso gratuito al Pac. Qui ci sarà la possibilità di visitare l’imperdibile mostra Race Traitor, dedicata al lavoro di Adrian Piper (New York, 1948), che ripercorre 60 anni di carriera dell’artista vincitrice del Leone d’Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015 focalizzandosi sull’immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi.
Il Museo del Novecento di Milano attrae nuovi visitatori nella settimana della Milano Art Week con quattro nuovi progetti espositivi. Si parte da “Ritratto di città”, la video installazione del duo Masbedo, formato dal ligure Iacopo Bedogni e dal milanese Niccolò Massazza. Girato nello studio di Fonologia della Rai di Milano, fondato nel ’55 da Luciano Berio e Bruno Maderna. Un progetto che parla della rinascita culturale di Milano. Visibile fino al 30 giugno.
Ha vinto la settima edizione del premio Arnaldo Pomodoro per la scultura l’artista olandese Magalì Reus, classe 1981 che fino al 30 giugno sarà al Museo con la sua mostra “Off Script” fatta con oggetti di riuso, a metà tra alfabeto vegetale e denuncia ecologica. Offre invece un dialogo con il bronzo di Medardo Rosso, in prestito dalla Gam, l’intervento dell’artista cipriota Haris Epaminonda, vincitrice del premio della Fondazione Henraux, che sarà al Museo fino al 12 maggio con “Futurism Drama”, regalando alle sue sculture in marmo una nuova avanguardia.
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