Usiamo spesso dire “panta rei” ma sappiamo quali sono le origini di questa massima filosofica? Scopriamo chi l’ha inventata e cosa significa.
Ci sono frasi che spesso vengono utilizzate perché le abbiamo in qualche canzone o in film o in una serie tv ma non conosciamo la loro origine né il loro reale significato. In questo articolo scopriremo cosa significa “panta rei” e chi ha pronunciato per la prima volta questa massima.
Ammettiamolo: spesso pronunciamo frasi perché fanno effetto e non perché conosciamo in modo approfondito il loro significato e le loro origini. Tra queste un posto d’onore va a “panta rei”, divenuta – per molti – d’uso comune dopo essere stata usa da Francesco Gabbani in una canzone portata a Sanremo qualche anno fa.
Addirittura dopo quel brano – sicuramente molto bello e accattivante – molti si fecero tatuare la frase “panta rei”. Francesco gabbani è sicuramente un ottimo cantautore e musicista ma non ha sicuramente inventato lui la frase e questo lo sappiamo tutti. Chi è stato, allora, il primo a dire “panta rei”? Sarà stato Aristotele? O forse Parmenide? Eraclito? Si tratta di tre filosofi dell’antichità che hanno lasciato un segno importante nella nostra cultura.
Test di cultura generale, “Panta rei”: cosa significa e chi l’ha detto
“Impossibile bagnarsi i piedi due volte nelle stesse acque perché…panta rei“. La celebre frase è stata pronunciata per la prima volta nell’antichità da un celebre filosofo. Scopriamo di chi si tratta e quale importante insegnamento di vita voleva trasmettere.
Aristotele è stato importante soprattutto per i suoi insegnamenti etici e politici, per la sua visione della “polis”, per il suo forte senso di appartenenza alla comunità e per la sua massima “in medio stat virtus“: la virtù sta nel mezzo e non negli eccessi. Parmenide è diventato celebre per la sua concezione dell’essere che è tutto ciò che esiste.
Il non essere non può essere né detto né pensato in quanto non esiste: Parmenide non concepiva il cambiamento. Per Eraclito, invece, il cambiamento era la vita stessa ed è stato proprio lui a dire per primo “panta rei“, che letteralmente significa “tutto scorre”.
In pratica il filosofo – nato e vissuto nella Magna Grecia – voleva dire che il cambiamento fa parte della vita, anzi è la sua stessa essenza, e dunque va accettato, quindi non vale la pena soffermarsi troppo su un avvenimento o soffrire troppo per qualcosa perché, nel giro di poco, tutto cambia e tutto si trasforma.
Infatti, per Eraclito, non ci si può bagnare i piedi due volte nella stessa acqua del fiume in quanto nel giro di un secondo l’acqua è già cambiata e così accade nella vita: nel giro di un attimo tutto può cambiare.