La giornata è un invito alla popolazione di riconoscere la ricchezza e eterogeneità del patrimonio culturale mondiale
L’International Council on Monuments and Sites (Icomos), un’organizzazione non governativa fondata nel 1982, è al centro della conservazione e valorizzazione dei siti patrimonio mondiale dell’Unesco.
Con i suoi 10.000 membri professionisti, fornisce consulenza al Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco su questioni di conservazione, protezione e valorizzazione dei siti tutelati. Il 18 aprile di ogni anno, si celebra la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti (Idms), un’occasione per riflettere sul patrimonio culturale globale.
Perché c’è la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti?
Ma perché l’Icomos sentì la necessità di istituire una giornata dedicata ai monumenti e ai siti storici? La risposta risiede nella crescente consapevolezza dell’urgente bisogno di preservare e proteggere il patrimonio culturale.
Con il passare del tempo e l’evoluzione della società, molte opere d’arte e siti storici erano a rischio di deterioramento, degrado o addirittura distruzione. L’Icomos, insieme ad altre organizzazioni internazionali come l’UNESCO, si impegnò a promuovere l’importanza della conservazione e della tutela di questi tesori culturali per le generazioni future.
La scelta del 18 aprile come data per la Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti Storici non è casuale. È, infatti, il giorno della firma della Convenzione del 1972 dell’UNESCO sul Patrimonio Mondiale.
Si tratta di un trattato internazionale che sottolinea l’importanza della conservazione e della protezione dei siti di valore culturale e naturale.
Questa convenzione ha rappresentato un punto di svolta nella storia della conservazione del patrimonio mondiale, stabilendo principi e criteri per l’identificazione, la protezione e la gestione dei siti di importanza universale.
Da allora, la Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti Storici è cresciuta in popolarità e importanza, diventando un momento fondamentale per celebrare la diversità culturale e la ricchezza storica del nostro mondo.
È un’occasione per riflettere su quanto abbiamo ottenuto nella conservazione del nostro patrimonio e su ciò che ancora deve essere fatto per garantire la sua sopravvivenza e la sua fruizione da parte delle future generazioni.
Il tema di quest’anno è I cambiamenti del patrimonio, in sintonia con l’obiettivo strategico delineato nel Piano Scientifico Triennale 2021-24 dell’Icomos e la risoluzione Icomos 2020 sugli approcci al patrimonio culturale. Questi cambiamenti sono stati riconosciuti come una delle emergenze nella nuova versione della Carta internazionale dell’Icomos per il turismo culturale, adottata nel novembre 2023 a Bangkok durante l’Assemblea generale annuale. Questa carta è intitolata “Rafforzare la tutela del patrimonio culturale e la resilienza delle comunità attraverso una gestione responsabile e sostenibile del turismo”.
In breve, i principi fondamentali sottolineati dalla carta includono:
- Mettere la protezione e la conservazione del patrimonio culturale al centro della pianificazione e della gestione responsabile del turismo culturale.
- Gestire il turismo nei siti del patrimonio culturale attraverso piani basati sul monitoraggio, sulla capacità di carico e su altri strumenti di pianificazione.
- Migliorare l’esperienza dei visitatori e aumentare la consapevolezza del pubblico attraverso un’interpretazione attenta e una presentazione accurata del patrimonio culturale.
- Riconoscere e rafforzare i diritti delle comunità locali, delle popolazioni indigene e dei titolari tradizionali, garantendo il loro coinvolgimento nella gestione e nella governance partecipata dei beni culturali.
- Promuovere la cooperazione per la conservazione del patrimonio culturale tra tutti i soggetti coinvolti nel turismo.
- Aumentare la resilienza delle comunità e del patrimonio culturale attraverso lo sviluppo di capacità, la valutazione dei rischi e la pianificazione strategica.
- Integrare misure per l’azione climatica e la sostenibilità nella gestione del turismo culturale e del patrimonio culturale.
Questi principi mirano a promuovere una gestione responsabile e sostenibile del turismo culturale, che rispetti e preservi il nostro prezioso patrimonio mondiale per le generazioni future.
Infine, questa giornata non è solo un’opportunità per ammirare la bellezza dei monumenti e dei siti storici, ma anche per riconoscere il lavoro incessante di coloro che si dedicano alla loro conservazione.
Tra architetti, archeologi, storici dell’arte e volontari di tutto il mondo lavorano instancabilmente per preservare e proteggere questi tesori per il bene comune.
Inoltre, la Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti Storici offre l’opportunità di coinvolgere la comunità locale e sensibilizzarla sull’importanza del patrimonio culturale attraverso eventi, visite guidate, conferenze e mostre che vengono organizzati in tutto il mondo per celebrare questa giornata e coinvolgere il pubblico nella scoperta e nella valorizzazione dei monumenti e dei siti storici nelle proprie aree.
La Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti Storici è molto più di una semplice celebrazione. È un’occasione per celebrare il passato, preservare il presente e ispirare il futuro. È un promemoria del nostro dovere collettivo di proteggere e valorizzare il patrimonio culturale per le generazioni future.
Quindi, il 18 aprile prendiamoci del tempo per riflettere sulla bellezza e sull’importanza dei monumenti e dei siti storici che ci circondano e impegniamoci a preservarli per le generazioni a venire.