Svolta senza precedenti: approvata la pensione minima a 1.000 euro e il Reddito di Sussistenza. Chi può farne richiesta
Da ora in avanti tutto cambia per migliaia di italiani: finalmente è stato dato il via libera alle pensioni minime a 1.000 euro e al Reddito di Sussistenza. Secondo i dati dell’Inps, la maggior parte dei pensionati italiani deve arrivare a fine mese con una pensione insufficiente. Il trattamento minimo dell’Inps, nonostante le varie rivalutazioni, oggi si aggira intorno ai 600 euro al mese: davvero troppo pochi in questi tempi d’inflazione e carovita.
Con 600 euro al mese vivere può essere davvero molto difficile in Italia. Specialmente se si è soli, senza figli che possano aiutare e soprattutto se si vive in città costose come Milano, Roma, Firenze, Bologna. Ecco allora che sempre più pensionati scelgono, con grande coraggio, di fare una scelta drastica e trasferirsi all’estero, in paesi in cui il costo della vita è molto più basso.
Ma dopo anni di parole e promesse, finalmente sono state approvate due misure davvero importanti: la pensione minima a 1.000 euro e il Reddito di Sussistenza. Vediamo quali sono i requisiti e come fare richiesta
Pensione minima a 1000 euro e Reddito di Sussistenza: chi può usufruirne
Se ne parla da anni e ne parlava già l’ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e ora, finalmente, le promesse sono state mantenute: pensione minima a 1.000 euro e Reddito di Sussistenza. Non per tutti però. Vediamo chi potrà beneficiare di tali misure.
Per ricevere una pensione di almeno 1.000 euro al mese ci si può trasferire in Alto Adige. Il Consiglio della Provincia di Bolzano, qualche settimana fa, ha approvato la mozione che autorizza l’aumento delle pensioni minime fino a 1.000 euro al mese.
Questa importante agevolazione si rivolge solo ai pensionati che hanno almeno 65 anni e una pensione che non supera i 10.000 euro netti annui. Inoltre è necessario non avere patrimoni immobiliari di rilievo – oltre alla casa in cui si vive – e abitare in modo stabile e continuativo nella provincia di Bolzano da almeno 12 mesi al momento in cui si presenta domanda per ottenere l’aiuto.
Ma non è tutto, il Consiglio provinciale ha dato il via libera anche al Reddito di Sussistenza per tutte le persone in stato di bisogno residenti nella provincia autonoma di Bolzano. Inoltre è intenzione dei consiglieri chiedere al Governo centrale di non considerare questi sussidi provinciali come fonte di reddito in modo da non precludere agli abitanti di Bolzano la possibilità di richiedere altri aiuti come l’Assegno d’Inclusione o il Supporto Formazione e Lavoro o la Carta Dedicata a Te.