Sono questi i mari più inquinati d’Italia. La lista nera della penisola sta sorprendendo tutti. Non dovresti fare il bagno in questi posti.
Ormai anche in Italia è partita la nuova stagione balneare. Prima di dare il via libera ai bagnanti, sono stati fatti dei rilievi per verificare le condizioni delle acque e il tasso di inquinamento. Nel dettaglio il monitoraggio si concentra sulla presenza di due batteri come Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
Questi sono due importanti indicatori di contaminazione fognaria. Molti falsi allarme spesso sono dovuti alle piogge torrenziali. Proprio a causa di questi eventi atmosferici, sono sati imposti divieti temporanei di balneazione che poi successivamente sono stati prontamente revocati. Tutto ciò è dovuto ai continui controlli sulla qualità delle acque marittime.
Quest’anno, le acque marine italiane presentano un quadro prevalentemente positivo dal punto di vista della qualità. Il 95,6% della costa monitorata è classificato come eccellente, rappresentando un notevole miglioramento rispetto agli anni precedenti. Tuttavia non mancano alcune zone soggette a restrizioni di balneazione, dove i bagnanti sono invitati a prestare attenzione.
In Italia la qualità delle acque marine è distribuita in modo omogeneo tra le diverse regioni. La Puglia spicca con il 99,7% di tratti marini classificati come eccellenti, seguita dal Friuli Venezia Giulia con il 99%, la Sardegna con il 98,4% e la Toscana con il 98,2%. Questi risultati testimoniano un impegno costante nella tutela ambientale e nella gestione delle risorse idriche.
Nonostante i progressi, persistono alcune aree soggette a divieti permanenti e temporanei di balneazione in tutta Italia. Altri divieti temporanei sono in atto in regioni come l’Emilia Romagna, il Lazio e la Sicilia, dove specifiche aree sono identificate come non idonee per il bagno a causa di contaminazioni ambientali.
In Liguria nonostante la maggior parte della costa sia balneabile, punti come Foce Torrente Steria a Cervo e alcune aree di Bordighera rimangono escluse per motivi di sicurezza ambientale. Mentre in Emilia Romagna, a Punta Marina e Goro sono in vigore divieti temporanei di balneazione. A Rimini invece sono interessate zone come Miramare-Rio Asse Nord. Infine nel Lazio ci sono divieti di balneazione in alcune aree vicino a Ardea, Torvaianica e Viterbo, nonostante la qualità complessiva delle acque marine sia eccellente.
In Sicilia, alcune località come Messina, Capomulini e Acitrezza a Catania sono soggette a restrizioni temporanee a causa di contaminazioni localizzate. Anche in Campania e in Abruzzo, alcune aree specifiche rimangono soggette a divieti per tutta la stagione estiva.
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