A due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, iniziata con l’invasione russa, gli italiani sembrano avere sempre meno certezze sull’andamento del conflitto e sulla possibile conclusione, ma non è tutto: per l’opinione pubblica italiana la Russia di Putin è in forte ripresa. Sono questi alcuni dei dati emersi dal sondaggio ISPI realizzato da IPSOS. Ma anche a livello europeo, secondo una ricerca commissionata dall’European Council on Foreign Relations, l’opinione pubblica è pessimista circa la possibilità di vittoria di Kiev.
La percezione della guerra tra gli italiani
Secondo i dati del sondaggio ISPI realizzato da IPSOS, quasi sette italiani su dieci (69%) pensano che nessuno, tra Russia e Ucraina, stia attualmente prevalendo nel conflitto. Una posizione sembra trovare riscontro anche sul campo con i più significativi mutamenti nel controllo del territorio che risalgono a fine 2022. Allo stesso tempo, la caduta di Avdiivka nei giorni scorsi e le crescenti difficoltà dell’esercito ucraino si traducono in una percentuale risicata per la vittoria di Kiev su Mosca (7% contro il 23%).
I negoziati tra Russia e Ucraina
Circa la metà degli italiani pensa che l’Ucraina dovrebbe accettare un negoziato a fronte di un ritiro del truppe russe, anche parziale, dai territori occupati.Il 44% degli intervistati ritiene che l’Ucraina dovrebbe accettare di negoziare anche a condizioni nettamente meno favorevoli. Per il 18% degli italiani l’Ucraina dovrebbe accettare anche un semplice cessate il fuoco, il 26% crede che un negoziato dovrebbe cominciare ad ogni condizione. Solo il 6% pensa che l’Ucraina non dovrebbe accettare un negoziato di pace in nessun caso.
L’opinione su aiuti, armi e sanzioni
Secondo lo studio ISPI, gli italiani sono favorevoli all’invio di aiuti umanitari all’Ucraina (74%) e all’accoglienza dei profughi (68%). Il sostegno, però, cala quando si parla di aiuti finanziari diretti (55%) e delle sanzioni contro la Russia (52%). La ricerca ha invece registrato una chiara opposizione dell’opinione pubblica all’invio di armi a Kiev: il 32% si dice favorevole, ma ben cinque su 10 sono contrari. Per quanto riguarda nello specifico l’invio di armi, i più contrari all’invio si trovano alle ali estreme dello schieramento politico: si dice contrario il 58% degli elettori che si collocano a sinistra e il 70% degli elettori di destra. Maggioranza relativa di favorevoli all’invio, invece, tra gli elettori di centro (44% favorevoli, 37% contrari) e di centrodestra (47% favorevoli, 45% contrari).
L’opinione pubblica in Europa
Stando ai risultati della ricerca commissionata dall’European Council on Foreign Relations, anche l’opinione pubblica europea è pessimista sulle possibilità di vittoria di Kiev nella guerra, un dato contrario rispetto a quello emerso lo scorso anno. Solo il 10% degli europei intervistati il mese scorso in 12 Paesi diversi, Italia inclusa, pensa possibile una vittoria di Kiev. Il doppio degli europei, al contrario, credono in una vittoria della Russia. In molti ritengono che la guerra finirà con un accordo tra i due stati. Nella maggior parte dei Paesi Ue, molti vogliono che l’Europa mantenga il livello di sostegno o anche che lo aumenti se gli Stati Uniti dovessero diminuire il loro. Inoltre, la maggioranza degli Europei non guarda con favore a una possibile rielezione di Donald Trump e in molti considerano tale possibilità come una vittoria per Putin.