Le date di pagamento dell’Assegno Unico del mese di luglio slitteranno per alcune famiglie. Chi dovrà attendere per ricevere i soldi.
In merito all’Assegno Unico di luglio, ecco importi, versamenti e calendario con le novità per alcune famiglie. Una panoramica generale sulla misura erogata a chi ha figli a carico.
Prima di scoprire le date di pagamento di luglio vi poniamo una domanda. Avete calcolato l’ISEE 2024? C’è ancora poco tempo per ricevere gli arretrati dei mesi passati. Ricordiamo che solo con l’ISEE aggiornato si ha diritto a ricevere la giusta somma in base alla propria condizione patrimoniale e reddituale. Se il richiedente non presenta l’ISEE, infatti, riceve l’importo minimo – 57 euro a figlio – anche se avrebbe diritto a cifre ben superiori -199,40 euro con ISEE fino a 17.090,61 euro.
Volendo ricevere il corretto importo più gli arretrati di marzo, aprile e maggio bisognerebbe procedere con il calcolo entro il 30 giugno. Dal 1° luglio, infatti, verrebbe adeguata solo la cifra ma gli arretrati si perderanno. Detto questo scopriamo le date delle erogazioni nel settimo mese dell’anno.
L’INPS ha comunicato le date delle erogazioni nel mese di luglio 2024. I soldi arriveranno il 17, 18 e 19 luglio alle famiglie che non hanno avuto variazioni reddituali. I nuclei che hanno segnalato cambiamenti, invece, dovranno attendere dal 22 al 28 luglio. Solo a fine mese, poi, arriverà il versamento alle famiglie che ricevono l’Assegno Unico per la prima volta dopo la presentazione della domanda. Infine, chi inoltrerà richiesta di Assegno Unico a luglio dovrà attendere fine agosto per ricevere il primo pagamento.
Come ogni mese l’importo della misura dipenderà dal numero dei figli e dalla presenza o meno delle condizioni per ricevere le maggiorazioni. Si va da un assegno base di 199,40 euro con ISEE fino a 17.090,61 euro ad un minimo di 57 euro con ISEE oltre i 45.574,96 euro. Queste le cifre per i figli minorenni. L’importo è inferiore per i figli maggiorenni entro i 21 anni.
A tal proposito ricordiamo la necessità di comunicare il compimento dei 18 anni del figlio in modo tale da permettere all’INPS di calcolare la nuova somma da versare. In generale qualsiasi variazione interna al nucleo familiare deve essere segnalata, specialmente se reddituale o patrimoniale, accedendo al portale dell’ente della previdenza sociale tramite credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).
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