Al centro di una controversia con la Rai, scopriamo chi è lo scrittore e docente universitario celebre soprattutto per la sua trilogia su Mussolini
Lo scrittore e docente universitario Antonio Scurati, è stato al centro di una controversia dopo l’annullamento della sua partecipazione alla trasmissione televisiva Che Sarà su Rai 3. L’autore avrebbe dovuto proporre un monologo in onore del 25 aprile, ma secondo quanto denunciato dalla conduttrice del programma Serena Bortone tramite i social media, la Rai ha deciso di annullare l’intervento dello scrittore.
Un caso che ha ovviamente sollevato diverse polemiche in Italia, con i vertici di viale Mazzini finiti sotto l’occhio dei riflettori e la premier Giorgia Meloni che ha voluto postare sul proprio profilo il monologo di Scurati come a ribadire l’estraneità del governo a questa decisione.
L’accordo tra la Rai e Scurati
Inizialmente accettata dalla Rai, la partecipazione di Scurati è stata successivamente annullata, con l’ufficio contratti di viale Mazzini che ha bloccato il contratto. Si è giustificato il blocco citando sia il compenso ritenuto eccessivo, oltre all’ipotesi che la partecipazione di Scurati potesse essere considerata come promozione, data la prossima uscita di una fiction sulla sua trilogia M. su Sky. La Rai avrebbe offerto inizialmente un cachet di mille euro, mentre la richiesta di Scurati ammontava a 1.800 euro. L’accordo è stato chiuso a 1.500 euro. Tuttavia, il giorno prima della messa in onda, il contratto è stato bloccato dagli uffici della Rai. Nonostante ciò, da viale Mazzini è stata lasciata aperta la possibilità per una partecipazione senza compenso, definendo Scurati come partecipante a titolo gratuito (“Tg”) nella trasmissione e pubblicando un comunicato stampa in merito.
Successivamente, Serena Bortone avrebbe cercato un accordo con i dirigenti della Rai, senza ricevere risposta. Scurati ha così rifiutato di partecipare gratuitamente, definendo la situazione come un caso di censura. La conduttrice ha quindi reso pubblica la questione tramite un post su Instagram, suscitando una serie di reazioni. L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha dichiarato che la Rai è vittima di una guerra politica con l’obiettivo di distruggerla. Tuttavia, questa affermazione è stata smentita dal direttore generale Giampaolo Rossi, che ha annunciato l’apertura di un’istruttoria sulla vicenda.
Chi è Antonio Scurati
Nato a Napoli nel 1969, Scurati ha trascorso parte della sua vita a Venezia e Ravello prima di stabilirsi a Milano. È laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e ha completato i suoi studi all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha ottenuto un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo presso l’Università di Bergamo. Scurati è noto anche come cofondatore del festival letterario Officina Italia. Ha esordito come scrittore nel 2002 con il romanzo “Il rumore sordo della battaglia” (Mondadori). Tra le sue opere figurano saggi come “Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale” (2003) e romanzi come “Il sopravvissuto” (2005), vincitore del Premio Campiello e del Premio Nazionale Letterario Pisa per la Narrativa.
Ha continuato a pubblicare romanzi di successo, tra cui “Il bambino che sognava la fine del mondo” (2009), “La seconda mezzanotte” (2011) e “Il tempo migliore della nostra vita” (2013), vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci e del Premio Selezione Campiello. Nel 2018 ha iniziato la pubblicazione di una tetralogia su Benito Mussolini e il fascismo. Il primo volume, “M. Il figlio del secolo”, ha vinto il Premio Strega nel 2019, libro è definito dal New York Times “una lezione di antifascismo sotto forma di romanzo”. Da esso è stata tratta una serie televisiva in otto puntate diretta da Joe Wright, con Luca Marinelli nel ruolo del protagonista, prevista per il 2024 su Sky. Il secondo capitolo è M. L’uomo della provvidenza (2020), mentre il trittico si conclude, in attesa del quarto libro in lavorazione, con M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022). Scurati ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui l’Ambrogino d’Oro nel 2019 e l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2020, conferitagli dal presidente Sergio Mattarella.